Amore per la Scienza Scienza

Scienze e Scienza

Scritto da Riccardo Fenizia

“Il concetto di scienza è stato declinato diversamente nel corso della storia. In modo particolare si distingue oggi il periodo antico da quello moderno ponendo quale fulcro la rivoluzione scientifica, che vede il modello galileiano e la scienza sperimentale quantitativa come inizio del metodo scientifico e della scienza stessa. Questo è oggetto di discussioni e interpretazioni storiografiche, note nell’ ambito della storia delle scienze. Non intendo in questa sede esporre una interpretazione specifica, pro o contro, entrando nel dibattito tra scientismo, positivismo o altre concezioni di scienza, che vedono continuità tra Medioevo e modernità, assimilando il modello sperimentale come un capitolo o paragrafo nel discorso sulla scienza stessa. La scienza è stata definita in modo mai contraddetto da colui che è ritenuto il padre della scienza in Occidente. Sapere scientifico è un sapere dimostrativo, con il quale sulla base di argomentazioni incontrovertibili si condividono verità sulle cose, sull’uomo, sul mondo, in tutto l’ambito dello scibile. Inoltre la scienza consente di distinguere il sapere necessario dal sapere contingente o accidentale, ciò che permane da ciò che è soggetto di cambiamenti o a cambiamenti. Vi è una scienza dei principi primi, valida in tutti i settori ove operano le scienze particolari con il metodo adeguato al punto di vista da cui viene osservato l’oggetto specifico.

La scienza e lo scienziato

Einstein sostiene che un giovane che intende dedicarsi alla scienza deve godere di grande libertà, vivere in un ambiente naturale, tranquillo.”(fin qui il brevissimo articolo-saggio, che trovate nel link relativo).

La scienza si coniuga nella libertà. Quindi , essendo composta dall’insieme delle conoscenze, metodi, scoperte, modelli, teorie, misurazioni, esperimenti, verifiche e campionature, quantificazione di oggetti misurabili direttamente o indirettamente, essa richiede l’opera dell’uomo che osserva il mondo circostante. L’osservazione del reale,  con la ricerca di regole e leggi, richiede creatività e motivazione in colui che indaga, cercando prove con esperimenti ripetibili. Esiste in carne e sangue lo scienziato con il suo agire libero e creativo. Senza libertà la scienza si trasforma in vuota retorica, in un sapere morto, meccanico, ripetitivo e va spegnendosi, si inaridisce.

Un autentico scienziato è attratto dal dialogo, vuole essere interpellato dal reale e dai suoi compagni di viaggio. La sua vita è ricca ed entusiasmante. Quante sono le scoperte possibili? Indefinite e in Dio infinite. Lo scienziato non può non essere credente nel vero che va a svelare. Egli spera, crede e ama. Non solo il fisico è scienziato, lo è il filosofo, il teologo, il matematico. Ogni sapere ha la dignità di scienza, oggi sempre più usciamo dal riduttivismo settecentesco e ottocentesco, ma anche dall’appiattimento relativistico di un ordine meccanico tra i saperi oppure dalla credenza nelle scienze come cumulo di saperi tutti sullo stesso piano in quanto opinabili e relativi. Capire che ogni sapere può essere scienza ed ha la propria dignità non significa che tutte abbiano lo stesso grado di certezza e presa sul reale. Questi problemi vengono stimolati e inquadrati al fine di tentare alcune risposte condivisibili, esposte in brevi saggi e articoli in cui mi addentro in questo mondo meraviglioso della scienza e delle scienze.

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